Cassandra Chigi (b.1514-15) was the ninth of ten children of Sigismondo Chigi and Sulpizia Petrucci; the marriage was a union of two of the most powerful families in Siena. The Chigi were a prominent family of Sienese merchant bankers; her uncle was Agostino Chigi, the fabulously wealthy banker to the pope. On her mother’s side, Cassandra’s grandfather was Pandolfo Petrucci, the de facto lord of Siena. In 1531 Cassandra married Fabio di Aldello Placidi (1504-1552) and moved to his country residence of Poggio alle Mura where she raised eight children under conditions of economic hardship.
Poggio alle Mura, the Placidi family residence
Letter of Cassandra Chigi to her mother Sulpizia Petrucci, dated 20 Dec 1538:
“Madonna mia madre honoranda,
questa mattina Fabio ebbe una vostra quale vedo come state sani. Apresso mando aposta per la saia e lanzino e le pianelle che d’ogni cosa o bisogno. Molto bene penzate ch’io sto in camiciotto; sentomi tanto bene quanto sia possibile; non provo nissuna cosa mi facci male si no la gamurra el gamurino vedrete ch’io sto assai frescuccia. Mandatemi la cosuccia per Filomena ch’è guarita; fassi una bella citina. Pregovi che m’avisiate quando volete venire qua che vorrei venire fino a Montalcino per vedere la città si potrò avere cavalli vedete come la posiamo fare essere resti a piedi e non avere el modo a comprare credo sarò forzata a vendere tutte queste poche veste ch’io [ho] che in vero e una compassione di Fabio pure facci dio el male vadi pure sopra le bestie. Ci sono morti due bufali; uno che era stato ferito, l’altro di freddo. Bisogna avere pasientia. Pregovi scrivete a Fabio e si Mario potessi mandarne uno de’ più tristi per uno […]* raccomandatimi a lui a di gratia si voi non venite queste feste prego Mario o Ortenzia quanto posso non manchino loro. Poi voglio venire al fare quindici […] giorni da voi si verranno Fabio si spassara fare comprare uno paio di scarpe per Aldello coloro e guanti. Ci potresti mandare la biretta a Fabino che a lui le picina non so quello meli farò fare al ceppo fatimi comprare niciole e qualche frascaria e dele salachelle. Le riticelle lo aute già due volte sono state brutte per questo nolo preso bisognerebbe ciandassi io. Felice ci viene queste feste pregovi non veniate coneso lei si trova da dare a filare a castagne noce e maniche, sarebbe buone quelle e zamarre erono de’citti che me’chiesse assai. Potresti farle tagliare e mandarmele senza cucire? Penzato le metirò più che potro penzo si vendaranno bene. Le camicie di Fabino le cucirvelo raccomando per bene so non bisogna di gratia direte a la […] uno vagello lento[…] dela giudea dareteli uno grosso ci mandi masina non diro altro. Di gratia si volete ch’io facci gnente avisate. Vedete senza voi non posiamo fare. Mi vi raccomando raccomandatemi a tutti e non mancate el venire. Mi pare mil’anni venire a stare 7 giorni costa. Mario mi promesse al fermo di venire e menare Ortentia raccomendatimili diteli non manchi voglo andiamo a vedere Ortenzia. Del Poggio a li 20 di dicembre MDXXXIIII o ditto a questo mio porti una fiduccia da qua di mezo ramentatelo
V.F.Cassandra. ”
* indicates illegible portion of the manuscript
Transcription by Lisa Kaborycha
RESOURCES
The sword and the pen: women, politics, and poetry in sixteenth-century Siena, Konrad Eisenbichler, ed. Notre Dame, Ind.: University of Notre Dame Press, 2012.
Fantini, Maria Pia. “Lettere alla madre di Cassandra Chigi,”in Gabriella Zarri, ed., Per lettera: la scrittura epistolare femminile tra archivio e tipografia : secoli XV-XVII, Rome: Viella, 1999, pp. 111-150.
Judith Hook. Siena, a city and its history, London: H. Hamilton, 1979.
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